Pettiniamo le bambole

Un articolo di Claudio Mochi pubblicato in originale il 3 Novembre 2015 su Radio Bullets.
Claudio Mochi in collegamento dalla Nigeria ci spiega l’importanza di "pettinare le bambole", un gesto simbolico che plasma il mondo intorno a noi.
Stiamo pettinando le bambole. Ebbene sì, a Ngugo come a Lugano, Roma e in altri luoghi del mondo dove lavoriamo, una parte importante centrale delle nostre attività include proprio pettinare le bambole.
Prendersi cura dell’acconciatura di una bambola è un atto simbolico. Agiamo infatti nei confronti di un pezzo di plastica con le fattezze di un bimbo proprio come fosse un bambino. Stabiliamo il significato che deve avere quell’oggetto e in questo modo plasmiamo il mondo intorno a noi.
Ma perché queste azioni simboliche dovrebbero essere importanti?
Alla nostra nascita reagiamo a ciò che abbiamo intorno. Gli stimoli del nostro ambiente definiscono le nostre risposte. Un odore attrae la nostra attenzione, il nostro movimento si indirizza verso qualcosa che ci attira, è la funzione di un oggetto a definire il modo in cui lo utilizziamo, adoperiamo a esempio un cucchiaio per mangiare. Se vogliamo, inizialmente il nostro mondo è meno propositivo, creativo e le nostre possibilità molto più limitate.
Con il passaggio al gioco simbolico tutto cambia. Siamo noi a definire cosa fare degli elementi del nostro contesto, il cucchiaio può diventare un auto imprendibile oppure possiamo imboccare il nostro orsetto preferito con un qualsiasi oggetto oppure con un utensile immaginario. “Il mondo di un bambino è infinito quanto la sua immaginazione” sosteneva l’inventore dei Lego.
Inoltre le nostre capacità di scrittura e lettura non si basano forse sull’utilizzo di simboli. E il pensiero non è anch’essa la manipolazione di simboli?
Una tappa fondamentale per il percorso di crescita dell’individuo è lo sviluppo di un’intenzionalità rispetto all’ambiente e quindi il superamento della risposta meccanica e automatica a ciò che abbiamo intorno, per arrivare a costruire, creare, realizzare con intenzione.
Giocare in modo immaginario e simbolico permette di esercitarsi anche in questo. Ecco perché rappresenta un evento straordinario per la crescita e lo sviluppo di ogni bambino. In moltissimi casi accade naturalmente, specialmente nelle situazioni in cui il bambino non è sovraccaricato e costantemente diretto ma ha l’opportunità, al contrario, di sperimentare. In questo modo, un giorno magicamente la bambola prenderà vita e potrà essere nutrita e messa a letto e dei pezzettini di plastica con le rotelle saranno coinvolti in avventure di corse e percorsi di guida straordinari.
In molti altri casi, purtroppo questo non avviene o non accade in modo fluido e l’intero processo di sviluppo di capacità simboliche dovrà essere sostenuto e guidato.
Nel nostro prossimo appuntamento entreremo nel vivo di questo argomento molto importante per la crescita sana dei bambini.
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