Utilizzare il rinforzo positivo per promuovere l'autostima negli altri

Un articolo di Claudio Mochi pubblicato in originale il 7 Ottobre 2015 su Radio Bullets.
Servono i rinforzi positivi ? Per alcuni assolutamente no. Serve, invece, essere schietti, anche duri per favorire la crescita ed irrobustire il carattere.
Quanto sappiamo su cosa ci aiuta a svilupparci in modo appropriato e sereno indica in realtà che comunicare sostegno positivo alle altre persone, in particolare ai più giovani, è davvero importante. Come esseri umani traiamo sostegno e protezione dai nostri simili e come abbiamo potuto riscontrare parlando di autostima sviluppiamo il giudizio su noi stessi principalmente attraverso i messaggi che riceviamo dalle altre persone in particolare da coloro che riteniamo importanti e significativi. Sicurezza personale, sostegno nel momento delle difficoltà, definizione del concetto di sé dipendono molto dai messaggi che cogliamo dai nostri simili. Sembra proprio abbia senso impegnarsi nell’offrire rinforzi positivi.
A questo riguardo vorrei puntualizzare un ulteriore aspetto.
Dai nostri primitivi antenati abbiamo ereditato un certo livello di vulnerabilità. Per molte migliaia di anni i nostri avi hanno fronteggiato un ambiente pericoloso e spesso imprevedibile. Interagendo con questo contesto nelle varie generazioni abbiamo sviluppato molti meccanismi di adattamento per moltiplicare le possibilità di sopravvivere. Nel corso dell’evoluzione un patrimonio ricchissimo ci è stato trasmesso, inclusa una particolare sensibilità per il negativo. Per limitare i rischi tendiamo a categorizzare uno stimolo più facilmente come negativo. I nostri antenati potevano permettersi di non esplorare e di non essere curiosi di perdere possibili risorse ma non di rischiare la propria esistenza. Nel dubbio quello che non conosciamo lo consideriamo pericoloso. La bilancia tra rischio e opportunità tende a favorire il primo elemento.
Non solo, sempre in virtù della sopravvivenza abbiamo appreso a reagire in modo molto più intenso a tutti gli stimoli negativi. Un complimento ci fa piacere, ci può anche scaldare il cuore, un rimprovero o un altro commento negativo invece possono essere realmente devastanti. Siamo estremamente sensibili alla critica, ai rimproveri, all’avversione, alle manifestazioni di ostilità. Il nostro sistema deve essere davvero convinto che ci muoviamo in un contesto sicuro, che le persone hanno intenzioni positive. Volendo riassumere è facilissimo far male, lo si può fare anche in maniera involontaria mentre ci vuole molta energia ed una chiara intenzione nel produrre un effetto positivo.
In base a quanto detto, se ci interessa avere una buona relazione con una persona, che si senta a proprio agio in un determinato contesto, che riesca in un determinato compito è sicuramente rilevante il tipo di atteggiamento che offriamo e i messaggi che inviamo. Messaggi positivi corroborano crescita, benessere e abilità.
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